Le principesse Disney per denunciare le violenze sessuali in casa
Non è la prima volta che dei personaggi delle favole e dei cartoni lanciano segnali importanti rappresentando per una volta la realtà e la vita vera.
Dopo la campagna La campagna Happy Never After, in cui il volto delle principesse dei cartoni era tumefatto ecco la volta di Princest diaries che ha l’obiettivo di incoraggiare le vittime di incesto a denunciare i loro stupratori. Saint Hoax, lo pseudonimo con cui è conosciuto un artista del Medio Oriente, ha deciso di denunciare la situazione, sovvertendo le favole per bambini e i personaggi Disney.
Così ritroviamo La Sirenetta fra le braccia del Re Tritone, Jasmine bacia il Sultano di Agrabah, il suo papà, invece che Alladin.
Più spesso di quanto si possa immaginare i ruoli, all’interno della famiglia, sono stravolti, e le figlie o le nipoti si ritrovano nei panni dell’amante. Il 46% dei minori che subisce violenza sessuale, la subisce da un membro della famiglia.
«Le mie illustrazioni parlano della violenza sessuale fra le mura di casa, verso chi ha meno di 18 anni. Ho voluto usare un linguaggio visivo universale che potesse attrarre anche i più giovani. Le principesse Disney rappresentano la purezza, e dipingerle come vittime è un modo per simboleggiare l’innocenza che viene sottratta ai bambini».
I personaggi femminili della Disney sono stati protagonisti anche di un’altra campagna di Saint Hoax, Happy Never After, in cui il volto delle principesse dei cartoni era tumefatto. Un occhio viola, le labbra sanguinanti. E il motto: «Quando ha smesso di trattarti come una principessa? Non è mai troppo tardi per mettere la parola fine».