#ilovebern: Alla scoperta della capitale svizzera
“La svizzera ha l’orologio, Berna ha il tempo”
Sembra una affermazione strana, ma è quella più nota per descrivere Berna e sui abitanti.
Credo proprio che sia il modo migliore per raccontare di questa bella città e capitale Svizzera ( #iloverbern l’hashtag utilizzato per raccontarla sui social), che ha saputo preservare così bene il suo carattere storico come Berna. I bernesi hanno trovato la giusta chiave per vivere il loro tempo e per non farsi sovrastare da esso.
Poche ora ho avuto a disposizione per conoscere questa città, ma sono bastate per farmene innamorare. Qui ho respirato finalmente il profumo dell’autunno, ho visto i suoi bellissimi alberi rossi e gialli e mi sono persa tra le via del centro storico.
Il centro storico di Berna è patrimonio mondiale dell’UNESCO e vanta 6 chilometri di arcate, una delle passeggiate commerciali coperte più lunghe d’Europa. L’architettura medievale non passa inosservata, le sue strade, i vicoli e i palazzi emanano storia e fascino.
La città è situata su una penisola circondata dal fiume Aare e questo la rende ancora più affascinante.Perdetevi e passeggiate lungo le sue strade acciottolate dove incontrerete un gran numero di monumenti e siti storici da deliziare gli occhi.
La cosa che mi ha colpito di più sono i negozi sottoterra, non si possono infatti non notate porticine colorate che si aprono sulla strada e che conducono a negozietti, enoteche e ristoranti. Questa una volta erano le cantine della città.
Cosa vedere a Berna
La cattedrale: Iniziate la visita di Berna dalla Cattedrale, la più alta del suo genere in Svizzera. Chiesa gotica con un imponente organo. Se avete voglia di fare un po’ di sport, con 245 gradini potete raggiungere la vetta del campanile, con altri 90 una piattaforma più alta per ammirare Berna dall’alto.
Torre dell’Orologio: La torre risale al 1530, in cui troneggia un grande orologio astronomico con un circo di creature meccaniche che tre minute prima di ogni ora fanno la loro sfilata. Ho avuto modo di visitare la torre e salendo 130 gradini fino alla piattaforma, ho avuto modo di osservare uno scorcio della città davvero unico. L’ingranaggio dell’orologio è molto antico e complesso, è stato davvero affascinante studiarne il meccanismo.Potete avere una visita guidate prenotando on line al costo di 15 CHF a testa.
Giardino delle Rose: Il Rosengarten è forse il luogo più romantico della città. Un parco curato, un tempo cimitero della città, ora luogo di ritrovo per grandi e piccoli. Con 223 varietà di rose, 200 di giaggioli e 28 di rododendri, è’ uno dei luoghi più tranquilli e belli a Berna, con una splendida vista sulla città. Si tratta di un grande spazio aperto su un pendio della collina proprio di fronte al fiume dal centro della città. Vi sono anche un grande e splendido stagno, un padiglione, un ristorante e aree pic-nic.
Parco dell’Orso: L’orso è il simbolo di Berna, una vera e propria mascotte, tanto da decidere di accogliere una vera e propria famiglia di orsi, nell’omonimo parco. Papà Finn, mamma Björk e Ursina, sono ospitati in un complesso di 6.000 metri quadrati, situato su un pendio attraente di fronte l’Aare, non lontano dal centro. Abbellito da una serie di sentieri, molti dei quali conducono verso i fiume, il Parco merita una visita, soprattutto poi se avete bambini.
Palazzo del Parlamento e Rendez-vous Bundesplatz: Ogni anno tra il mese di ottobre e novembre il palazzo del Parlamento risplende di una luce davvero spettacolare. Si tratta del Rendez-vous, uno spettacolo, della durata di circa 20 minuti, di luci e suoni in cui il parlamento si fa tela bianca per raccontare una storia. Questa del 2016 è la sesta edizione, tema e protagonista della storia è la Croce Rossa che quest’anno spegne le sue 150 candeline. 20 minuti che volano, tanto vi farete rapire da questi giochi di luci così poetici. Da non perdere. Siete ancora in tempo per vederlo perchè lo spettacolo andrà “in onda” fino al fino al 26 novembre 2016 tutti i giorni alle 19 e alle 20.30, dal giovedì al sabato anche alle 21.30.
Museo Paul Klee: Un edificio futuristico con tre grandi onde di acciaio come copertura, progettato da Renzo Piano e guardiano di centinaia di opere dell’artista bernese. La visita vale solo anche per ammirare la struttura progettata dall’architetto italiano, grande e luminosa, davvero un colpo d’occhio. Non esiste un’esposizione permanente del famoso artista svizzero ma le opere ruotano ciclicamente. La nostra guida ci ha fatto entrare nel mondo di Klee e vi consiglio di averne una per poter ammirare e conoscere più da vicino la vita e le opere di questo artista straordinario.
Dove mangiare.
Partendo dal presupposto che come per ogni viaggio vi invito a perdervi per le strade della città e fermarvi a mangiare dove il vostro istinto vi guida, vi consiglio tre posti dove andare a mangiare.
Al primo post per location e qualità del cibo il Restaurant Schöngrün. Si trova accanto al museo Paul Klee (il mio consiglio è quindi di dedicare qualche ora della mattina alla visita del museo e poi pranzare qui). Specialità della tradizione rivisitate e riproposte con cura e attenzione. La location è bellissima, luminosa e moderna, e nasce dalla fusione di un ambiente storico e di uno moderno. Da non perdere.
Per una merenda e un caffè o un pranzo veloce c’è il Restaurant Rosengarten. La vista è da togliere il fiato, arredo caldo e accogliente. Scegliete qualcosa di tipico e abbandonate l’idea dei piatti italiani ( e si molti piatti erano tipici della nostra cucina, ma come dico sempre, che senso ha mangiare italiano all’estero?).
Per bere qualcosa dopo cena o prima vi consiglio invece il Kornhauskeller, ambiente unico dal punto di vista storico, era infatti un antico granaio e successivamente luogo in cui venivano conservate le botte di vino. La galleria, dotata di umidificatore per sigari, lounge e bar, offre l’ambiente ideale per rilassarsi dopo un lunga giornata in giro per la città. Molto suggestivo.
Dove dormire.
L’albergo in cui ho alloggiato è perfetto per molti fattori. Primo fra tutto la vicinanza al centro storico, si trova infatti al di là del ponte e con 10 minuti a piedi siete già alla torre dell’orologio. In più di fronte ha la fermata dei tram e bus, tra cui quello che porta alla stazione centrale.
L’albergo si chiama Kursaal Hotel Allegro, un 4 stelle moderno, con stanze ampie e curate. Colazione internazionale molto ricca, e all’interno troverete ristoranti e lounge bar.
Cosa importante: Ogni albergo a Berna, appena arrivati, vi regalerà una tessera per utilizzare tutti i mezzi GRATUITAMENTE. Trovo che sia una cosa davvero utile e comoda.
Per chi vive al nord italia consiglio di arrivare in treno, anche perchè da Milano c’è un treno diretto. Tenete sempre d’occhio le promozioni dei treni.
Per altre informazioni c’è l’ Ente del Turismo di Berna, sempre aggiornato sugli eventi di attualità.
Berna è una città perfetta per un weekend romantico, l’ho trovata molto a misura d’uomo, vivibile e molto verde. Sicuramente magica in questo periodo quando inizieranno i mercatini di natale e si respirerà profumo di cannella e vischio.
Con #ilovebern trovate in rete moltissime foto sulla città, sul mio profilo instragram una ricca galleria.
Rimanete sintonizzati perchè presto avrò modo di visitare una nuova e bellissima città svizzera!
Chiara
Proprio una bella città! :))
R.Catania
e se vista in ottima compagnia anche meglio 😉
La Pinta
Ciao Raffaella!!
Sono stata in Svizzera qualche anno fa, esattamente nella Svizzera italiana. Sono molto sincera a riguardo e devo dire che non mi è proprio piaciuta!! Magari gli altri cantoni sono molto più pittoreschi (lo sto notando dalle foto che hai fatto), di certo non è un paese che potrebbe rispecchiare il mio stile di vita! Ahahaha Sono troppo “caciarona” e desidero stare in una città che mi offra il giusto casino! 😛
E’ bello ritornare a leggere uno dei miei Blog preferiti 😉
Se ti va passa da me!!
xoxo
Giulia
R.Catania
ciao Giulia,
grazie per il tuo commento.
Non so se scegliere la svizzera per fare “casino” come dici tu. Forse la scegliere per la natura, le montagne, la neve. Gli svizzeri è vero sono un po’ rigidi e impostati. Presto parto alla scoperta di una nuova città e ti saprò fare già un confronto.
a presto