Venezia, dove dormire e come scoprirla

Lasciare Venezia è stato come tornare da un sogno alla realtà, e un po’ come dice Kozłowski “quando lasciamo Venezia scopriamo che i nostri orologi hanno problemi a tornare di nuovo al tempo reale”.

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Prima di arrivare a Venezia avevo solo una certezza, sentivo in cuor mio che o l’avrei amata follemente o ne sarei rimasta distaccata. Perchè una città come questa, anche se ricca di sfumature, o la sia ama o la si odia. Per me è stato amore al primo istante, e l’ho lasciata con l’augurio di ritornarci presto.

Ma parto con ordine nel raccontarvi i miei tre giorni veneziani.

Sono arrivata a Venezia con un volo Volotea diretto da Catania. Vi consiglio di seguire la loro pagina facebook perchè spesso troverete voli a basso costo per diverse tratte. Io ad esempio ho pagato il rientro 5 euro.

Dall’aeroporto vi consiglio di prendere la navetta express che vi porta in 20 minuti circa a Piazzale Roma, che è il principale snodo viario per raggiungere dalla terraferma la città.

Dove alloggiare a Venezia.

Se non si è mai stati prima a Venezia forse non è facile individuare il luogo migliore dove dormire. Dopo la mia esperienza posso dirvi che scegliere una albergo non troppo lontano dalla stazione o da piazzale Roma è la scelta vincente.

Io ho soggiornato nel bellissimo Hotel Papadopoli Mgallery by Sofitel, nel sestiere Santa Croce (venezia è divisa in sei quartieri).

L’Hotel Papadopoli si trova a pochi passi da Piazzale Roma ed è il punto di partenza ideale per visitare la città. L’hotel deve il suo nome ai vicini giardini che il Conte Papadopoli diede in regalo alla sua sposa insieme ad una dimora estiva.

Ristrutturato da pochissimo, questo raffinato boutique hotel si affaccia sul Canale dei Tolentini facendovi immergere, sin da subito, nell’atmosfera Veneziana.

Sono stati tre giorni indimenticabili, coccolati dallo staff dell’albergo, sempre presente e pronto al sorriso. La nostra executive suite si trovava al quinto piano e dal terrazzino privato abbiamo goduto di una visuale bellissima della città.

Arredata in stile veneziano ma con elementi di moderna tecnologia, la suite era davvero molto grande e spaziosa, con un bagno modernissimo completo di grandissima doccia e vasca e con una finestra su uno dei tanti campanili della città.

Nulla è lasciato al caso, nei corridoi e negli ambienti comuni continua il connubio tra antico e moderno e il bellissimo giardino d’inverno è il luogo perfetto per iniziare la giornata con una ricca colazione a buffet.

L’ultimo giorno invece abbiamo fatto colazione in camera per rilassarci e goderci il nostro cappuccino con vista sui tetti della città.

Il direttore PierPaolo Cocchi è l’anima di questo magnifico albergo, una persona di grande cultura che ama immensamente Venezia, che trasmette questo amore con i suoi racconti e che ci ha regalato una visione unica della città, invitandoci a scoprire anche i luoghi meno conosciuti e forse più affascinanti. Trovare in stanza un biglietto scritto a mano è una di quelle cose che ti fa davvero sentire accolta.

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Scoprire Venezia.

Segreti, leggende, magia: ogni angolo, ogni pietra, ogni portone di Venezia canta a chi la visita la ricchezza della propria storia.  Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Perdersi a Venezia è forse davvero il miglior regalo che potete farvi. Infilarvi in una calletta, entrate nel buio di un sottoportego, ritrovarvi in un grande e luminoso campo, camminare lungo una fondamenta aperta al sole e al vento e rifare tutto quasi all’infinito, perchè Venezia sembra ripetersi, ma mai allo stesso modo.

A Venezia vige la legge del vagabondare, non preoccupatevi se avrete quindi l’impressione di perdervi, fate che sia la strada a decidere da sola il vostro percorso. Se siete comunque abituati ad avere dei punti di riferimento, la città è  piena di cartelli e frecce pronti ad indicare le maggiori attrattive. Non stupitevi se leggerete mille vote “Per San Marco” e “Per Rialto”, spesso anche inciso sui muri da qualche veneziano per aiutarvi nel districato labirinto di questa magnifica città.

Il segreto è camminare, evitate taxi e mezzi pubblici, questa città va scoperta a piedi, ma va vista anche dal mare, per questo vi consiglio almeno una volta di prendere un vaporetto per ammirarla da una nuova prospettiva.

Se volete fare un bel giro completo sul Canal Grande vi consiglio di prendere il vaporetto numero 1, che parte dalla stazione e prosegue fino ai Giardini dell’Arsenale.

Sono moltissime le cose da vedere a Venezia, bensì la stessa è già da sola una grande attrattiva. Molti i musei, le chiese, i campanili e i palazzi storici.

Se volete una visione dall’alto della città, oltre a salire sul campanile di San Marco, potete andare, gratuitamente, sulla terrazza del Fondaco dei Tedeschi, un tempo luogo di  scambio commerciale e oggi store di lusso. La  lunga terrazza  permette allo sguardo di abbracciare tutta la laguna con un panorama a 360 gradi. Vi consiglio di prenotare la visita sul sito qui, per evitare code o addirittura la possibilità di non accedere.

Un’altra bella prospettiva della città si ha dalla Punta della dogana o detta anche Punta della Salute, una sottile punta triangolare di divisione tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, prospiciente il Bacino San Marco. La zona ospita tre importanti complessi architettonici: la Basilica di Santa Maria della Salute, il seminario patriarcale e il complesso della Dogana da Mar, da cui l’area prende il nome.

I tramonti a Venezia sono unici, perchè la città si tinge di nuova luce e colore. Potete ammirarlI da vari punti, dal Ponte di Rialto o da Punta delle Dogana. Io ho scattato delle bellissime foto dal mercato di Rialto sul Canal Grande, di fronte a palazzo Ca’ Sagredo, divenuto in questo periodo molto in mostra per la bellissima istallazione di Lorendo Quinn. Due mani giganti sostengono la facciata del palazzo  per sensibilizzare contro i cambiamenti climatici. Si chiama Support, sostenere, ed è stata inaugurata il 13 maggio e visibile fino al 26 novembre.

Ho scattato mille foto in tre giorni ed è stato difficile fare una selezione. Presto un nuovo post su altri consigli legati a Venezia.

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