Un weekend tra Mare e Neve
Per vivere un po’ di vero autunno qualche settimana fa sono salita sull’Etna per respirare aria fresca e farmi pizzicare la pelle dal primo freddo di stagione.
Io donna di mare, nata in una città in cui spesso si impara a nuotare prima che a camminare, non sono molto avvezza alla montagna ma essere siciliana significa anche avere un rapporto quasi viscerale con l’Etna, detta anche “idda a muntagna”.
Mi sono sempre considerata una privilegiata a vivere in un posto che mi permette in poco tempo di essere al mare come in montagna e quando ho avuto la possibilità di alloggiare in un hotel che si chiama Mareneve mi sono subito incuriosita.
Mi è bastato entrare nella stanza e affacciarmi al balcone per capirne il vero significato. Avete mai visto in un solo sguardo sia il mare che l’Etna?
Se deciderete di alloggiare al Mareneve sarà possibile.
Mareneve è un moderno e luminoso albergo di Linguaglossa, un piccolo paese che si trova sul versante nord-est dell’Etna. È uno dei comuni del Parco dell’Etna e il suo territorio si estende fino alla sommità del vulcano, comprendendo anche la vasta pineta Ragabo.
Un luogo strategico dove alloggiare per partire alla scoperta del vulcano più grande d’Europa ma anche dei paesi etnei davvero caratteristici e interessanti.
L’hotel come vi dicevo è moderno e di recente costruzione (2015), le camere sono molto luminose e grandi, con un arredo total white e ampie finestre scorrevoli con una vista mozzafiato sull’Etna e il mare. Nella struttura è presenta un’ampia sala ristorante e con un entrata autonoma anche una bella pizzeria. La colazione a buffet offre tanti prodotti siciliani sia dolci che salati.
Cosa vedere una volta qui?
Se siete amanti della natura potete raggiungere in pochi minuti la panoramica strada quota mille, alle pendici dell’Etna tra distese laviche e paesaggi unici al mondo. Questa strada tocca i territori di Castiglione di Sicilia, Randazzo, Maletto, Bronte, Linguaglossa e Piedimonte Etneo. La lunghezza complessiva della “Quota Mille” è di 25 chilometri e la sua caratteristica forma “ad anello” permette di collegare Bronte con Linguaglossa e dunque di unire i due versanti opposti dell’Etna.
Linguaglossa e Randazzo.
Linguaglossa possiede un grazioso centro storico.La piazza centrale è caratterizzata dalla presenza della Chiesa Madre, in pietra lavica e arenaria. All’interno, si può ammirare un bel coro ligneo del 1728 con scene della vita di Cristo. La Pro Loco di Linguaglossa, lungo la via principale del paese, funge da principale punto di riferimento per le escursioni sull’Etna. Materiale e pannelli esplicativi all’interno della sede aiutano a conoscere il parco ed il vulcano, a programmare le gite.
Interessante da vedere all’interno della ex Casa del Fascio, una esposizione museografica della collezione di opere firmate dall’artista calabrese Salvatore Incorpora.
Il museo è stato inaugurato il 23 maggio del 2015. La personalità artistica di Salvatore Incorpora, nativo di Gioiosa Ionica (in provincia di Reggio Calabria) e siciliano di elezione, è poliedrica sia nei generi (pittura, scultura, grafica, poesia, arti applicate) che nei materiali d’uso (creta, supporti cromatici e pittorici), e ricorda alcuni artisti del Novecento. Un piccolo gioiellino che non ti aspetti in un paese così piccolo.
Randazzo è borgo Medievale di Randazzo ha origini antichissime, si pensa che i primi insediamenti umani nel territorio risalgano al VI secolo a.C. La città fu per lungo tempo e per la sua particolare collocazione la porta d’accesso alla Sicilia. Il borgo era anche conosciuto come la città delle 100 chiese ed oggi ne restano ancora molte, e tra i suggestivi vicoli in pietra lavica non sarà difficile imbattersi in piccole cappelle dalla storia antica. La città, intarsiata nella pietra lavica, vi sorprenderà con le meravigliose architetture della basilica di Santa Maria, della chiesa di San Nicola, del castello Svevo, del monastero di San Giorgio. Il borgo inoltre, sorge al centro di tre aree protette: Il Parco dell’Etna, patrimonio dell’Unesco; Il Parco dei Nebrodi, l’area protetta più grande della Sicilia e il Parco Fluviale dell’Alcantara e si trova a 35 minuti di distanza dal mare e dalla splendida Taormina.
In entrambi i paese troverete ottimi ristoranti ed enoteche, per gustare cibo tipico siciliano e moltissimi prodotti a km zero, sicuramente è molto famosa qui la produzione di carne.
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Ambra
questi weekend mi piacciono,si puoi staccare dal lavoro per un po’ e tornare con piu’ energia.