Una preoccupazione in meno contro il Rotavirus
Diventare mamma, diventare genitore, significa in primis spostare il baricentro del nostro mondo da “me” a “un altro”.
Se prima tutto era rapportato a noi stessi, alla nostra salute psico fisica, al nostro benessere, con un figlio tutto cambia e lui diventa il centro di tutto.
Da quando ho saputo di essere incinta non ho fatto che leggere e documentarmi su ogni aspetto di questo nuovo percorso: alimentazione in gravidanza, allattamento, prevenzione e cura delle possibili malattie infantili.
Un mondo nuovo per me, nel quale mese dopo mese, con la crescita del mio pancione, è cresciuta in me anche l’ansia di non potercela fare o la paura di sbagliare. Giorni pieni di dubbi per l’impegno che mi aspetta: “sarò una buona mamma”, “riuscirò a fare tutte le cose che fanno le mie amiche”.
So già che i primi giorni dopo il parto saranno davvero unici: piacere, dolore, un gran senso di responsabilità verso la nuova vita appena arrivata ed orgoglio di essere genitore. Nessuno può insegnare ad un altro ad essere mamma o papà: è un mestiere che si impara facendo! La paura di fare errori e l’ansia di commettere sbagli può frenare qualunque persona ma non credo che non bisogna farsi fermare da queste sensazioni negative.
Uno dei dubbi più ricorrente nelle neo-mamme è la salute del proprio bambino. Come potrebbe non essere altrimenti?
Per questo quando grazie a Fattore Mamma sono venuta a conoscenza della campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro i rischi del Rotavirus, Una preoccupazione in meno, realizzata da GSK con l’approvazione del Ministero della Salute e il patrocinio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), mi sono subito interessata e documentata.
La campagna ha l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza sulle insidie del Rotavirus e su come prevenirne l’infezione attraverso la via più efficace, semplice e sicura: la vaccinazione per bocca nei primi mesi di vita.
Ma cosa è il Rotavirus?
La gastroenterite da Rotavirus (GARV) è una malattia che colpisce quasi tutti i bambini al di sotto dei cinque anni, spesso entro il primo anno di vita, provocando diarrea, febbre, vomito e disidratazione e che può diventare così grave da richiedere anche il ricovero in ospedale, al fine di reintegrare i fluidi persi. La gastroenterite da Rotavirus in Italia faceva registrare, prima dell’introduzione della vaccinazione, circa un caso al minuto, ovvero 27.000 al mese, per un totale di più di 400.000 bambini colpiti ogni anno.
L’agente scatenante è il Rotavirus, un virus in grado di sopravvivere molto bene nell’ambiente. Estremamente contagioso, si trasmette con grande facilità per via oro-fecale, ma anche attraverso il respiro o tramite il semplice contatto con superfici contaminate, non esclusi i giocattoli. Refrattario alle più scrupolose procedure igieniche, può essere contratto anche all’interno delle strutture ospedaliere.
Il Rotavirus colpisce quasi tutti i bambini sotto i 5 anni, quindi proteggersi attraverso il vaccino è fondamentale.
Il virus può sopravvivere fino a due mesi e si trasmette facilmente da persona a persona o su superfici contaminate.
Il vaccino contro il Rotavirus può essere co-somministrato insieme agli altri vaccini per età ed essendo somministrato per via orale, permette di evitare ulteriori iniezioni.
Ho avuto la possibilità di confrontarmi con un esperto il Dott.Martino Barretta, pediatra di famiglia della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e potergli direttamente esporre i miei dubbi e le mie curiosità riguardo il Rotavirus.
Qui potete vedere la video intervista e conoscere meglio ogni aspetto di questa malattia, come si prende, come prevenirla e come comportarci nel modo più corretto.
Come vi avevo già preannunciato nelle stories ecco la video intervista con il Dott. Barretta, pediatra di famiglia della…
Pubblicato da The colours of my closet su Giovedì 3 settembre 2020
Se avete ancora dubbi vi invito in primis a confrontarvi con il vostro pediatra e a collegarvi al sito www.unapreoccupazioneinmeno.it dove troverete approfondimenti, materiale informativo e tutti gli eventi della campagna.
Essere informati è la prima vera prevenzione che possiamo fare.