Jewels in the closet // GioielliBijoux.com powered by Pepy&Menta

Quando i bijoux online nascono nel Paese delle Meraviglie.

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Ormai lo shopping online è diventato per molti una “sana” abitudine spesso quotidiana… 
Personalmente trovo che sia divertente e molto comodo fare shopping comodamente seduti davanti a un pc, e sono soprattutto i gioielli gli oggetti del desiderio che più facilmente amo acquistare su internet. 
Infatti  vengono rimossi i dubbi su possibili misure sbagliate o cattiva vestibilità, perchè si sa che un gioiello ci “calza” sempre bene e da al nostro look un non so che di unico e personale. 
Ora la  bigiotteria online ha finalmente un suo fashion blog.
Infatti il noto marchio  Pepy & Menta Milano, leader nel settore della bigiotteria fatta a mano, per festeggiare i suoi 5 anni di attività ha deciso di entrare nel web ed aprire un Fashion Blog.
Il sito è www.GioielliBijoux.it e, giorno per giorno, presenta in modo coinvolgete e decisamente inusuale tutta la collezione. Oggetti resi unici dalla lavorazione a mano, presentati con uno stile unico, che unisce il gusto per la scrittura e piacere per la lettura tipico di un blog, con le esigenze commerciali di un marchio di moda. 
Il brand è nato della passione di Barbara Branchetti per la moda e il design e dal suo folle sogno di “Accompagnare tutti nel Paese delle Meraviglie”. Un’utopia raccontata con fiocchi, fiori, nastri, strass e merletti, Swarovsky, mix inaspettati tra tessuti e pietre coloratissime in ogni collezione Pepy e Menta (all’inizio si chiamava Pepe Menta) stagione dopo stagione. 
Gioielli, bijoux, collane, anelli, bracciali, orecchini, spille e accessori di bigiotteria in grado di farci sognare davvero e accompagnarci avanti e indietro tra la realtà e il regno delle fiabe.
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Piccoli gioielli  che creano e rinnovano, giorno per giorno, uno stile unico, lezioso e spesso eccentrico. Ogni linea sembra creata addosso a tutte quelle ragazze con un’anima Pink, piccole grandi donne che non hanno dubbi su quello che vogliono, sono a proprio agio a stare al centro della scena e, al tempo stesso non nascondono un’anima bambina. Una doppia anima che qualcuno considera: l’essenza stessa della femminilità. 
 
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Le collezioni P&M nascono osservando e studiando mode e tendenze tra le strade di Londra, Parigi e Tokio. Ogni linea nasce così, con gli occhi che prendono ispirazione internazionale e mani che la trasformano in gioielli dal gusto made in Italy. 
Una nuova idea di bigiotteria che non imita la gioielleria ma se ne allontana per diventare moda. In effetti chi non cambia bijoux a seconda dell’outfit e outfit a seconda del bijoux?!
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Per chi fosse interessato, ogni pezzo può essere infatti ordinato direttamente online per riceverlo comodamente a casa con (esclusiva degli ordini via blog), la dedica personale della sua creatrice.
Ordinare è semplicissimo, basta scrivere a shop@gioiellibijoux.it o chiamare lo 0584/361503. 
E’ possibile avere maggiori informazioni anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/GioielliBijoux
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PS: Nel sito esiste anche una sezione Fashion Blogs che coinvolge e racconta i migliori fashion blog italiani e stranieri  per creare collaborazioni
nel tempo. 
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E ora la parola passa a voi, che ne pensate? 
Voglio i vostri parere e buon shopping online a tutti.

Jewels in the closet // E- vasiva! Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma

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Oggi per la nostra rubrica Jewellers in the closet apriamo le porte a E-vasiva, giovane brand di gioielli creativi e fantasiosi.
E-vasiva è un marchio creato nell’ottobre del 2008 da Valentina Marchetti (graphic designer), Simona Marchetti (architetto) e Vanessa Paglia (graphic designer).
Il progetto nasce dall’esigenza di creare pezzi unici ed artigianali utilizzando i più differenti materiali, si occupa di arte, nell’accezione più ampia possibile, spaziando dal graphic design al jewel design. Il lavoro, inoltre, si è spontaneamente avvicinato alla creazione manuale e artigianale di carta e all’arte della rilegatura, nonché alla sperimentazione di tecniche di stampa manuali come la serigrafia. 
Un percorso questo che ha portato a riflessioni sul riuso dei materiali più comuni, come la plastica e la stessa carta. E il loro potenziale infinito, proprio nella creazione e realizzazione di gioielli, permette di trasformarli in qualche cosa di unico e nuovo.
Con E-vasiva non esiste un punto di vista predefinito, conforme a regole stabilite. E-vasiva interpreta e trasforma. Materiali poveri e di riciclo vengono ripensati e diventano altro: le bottiglie finiscono sul collo come collane, le mollette da prodotto casalingo si tramutano in accessori da indossare come orecchini. E-vasiva punta tutto sul pezzo unico ed irripetibile, sulla particolarità e l’originalità dell’oggetto che diventa unico al mondo.
Evasiva segue il motto “Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”.
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Ma conosciamo meglio queste 3 creative:
Raccontateci il vostro percorso. Quando è nata la vostra passione per il designer e l’arte?
 
La passione per il design e l’arte nasce dalla nostra infanzia. Sin da bambine venivamo continuamente stimolate a far lavorare il nostro ingegno e la nostra fantasia attraverso la pittura e il disegno. Questo ci ha portato a scegliere un percorso formativo che rimanesse comunque legato all’ambito della creatività. 
Valentina, specializzata nel campo della grafica, ha frequentato lo IED-Istituto Europeo del Design e dopo gli studi ha potuto maturare la sua esperienza presso uno studio grafico di Roma.
Simona si è laureata in Architettura presso l’università La Sapienza di Roma e
Vanessa ha conseguito la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con specializzazione in grafica.
Abbiamo, quindi, maturato tre diverse formazioni che ci hanno portato nel 2008 a dar vita al progetto E-vasiva attraverso cui diamo sfogo alle nostre idee creative.
 
Come nascono i vostri progetti e da dove prendete l’ispirazione per dar vita alle  creazioni?
 
La nostra ispirazione viene dalla vita di tutti i giorni e dai continui stimoli che essa ci da. Da una semplice passeggiata al parco oppure dalla lettura di un libro, dalla visione di un film ma anche dagli stessi oggetti di uso quotidiano. 
Vi ricordate la vostra prima creazione?
 
Inizialmente i nostri accessori erano creati unicamente in pasta polimerica, ci attirava la versatilità di questa plastica che può essere plasmata in differenti modi. Quindi la nostra prima creazione fu una collana con cordoncino e perle in fimo rossa e nera.
Il progetto a cui siete più legate e perché?
Siamo orgogliose e soddisfatte di tutte le nostre creazioni, partendo dalla carta alla plastica per finire con i palloni. Tuttavia la linea di palloni BOA rappresenta una svolta creativa nel nostro percorso lavorativo e quindi potremmo dire che è una delle creazioni a cui siamo più legate.
Come mai la scelta di materiali così particolari come i palloncini come materiale primo, ma non unico, per i vostri lavori?
Il nostro percorso creativo, in questi tre anni, ha subito mutamenti ed evoluzioni soprattutto nell’utilizzo e nella sperimentazione di nuovi materiali. Il nostro primo approccio, come già accennato, è stato con le paste polimeriche parallelamente alla creazione di carta, realizzata artigianalmente, e all’applicazione di tecniche di stampa quali la serigrafia.
Nell’ultimo anno abbiamo intrapreso, con maggiore attenzione, il percorso del “riciclo” e “riutilizzo” di materiali che sono presenti nella vita quotidiana di tutti noi, perché siamo convinte che ogni oggetto racchiuda al suo interno una pluralità di significati differenti che possono essere alla base di utilizzi diversi. Questo ci porta a sperimentare di continuo per riuscire a donare “nuova vita” ad oggetti comuni come bottiglie di plastica, tappi, mollette, palloncini in lattice.
Per tutti gli interessati dove e come è possibile  “fare nostre” le vostre creazioni?
 
Partecipiamo periodicamente a mostre d’arte e mostre mercato di settore. Inoltre vendiamo in modo diretto sia attraverso un punto vendita a Tivoli che prendendo contatti attraverso il nostro sito e facebook. Stiamo, comunque, cercando di avere una distribuzione maggiore dei nostri prodotti, sia nei negozi che nella rete, attraverso un futuro e-commerce.
 

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Jewels in the closet // Gli orecchini Mademoiselle di Nicoletta Passarelli

Non ho mai capito come facciano certe donne senza i fori alle orecchie…il pensiero di dover rinunciare a mettere un bel paio di orecchini mi sembra una cosa molto lontana da me.
Non esco mai di casa senza, solo al mare li lascio ben riposti nel cassetto o appesi nelle varie bacheche e porta orecchini in casa mia.
Ed è per questo che quando per caso sono arrivata sulla pagina facebook di MademoiselleNP sono rimasta felicemente sorpresa e affascinata.
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Mademoiselle NP è il marchio di orecchini di Nicoletta Passarelli, giovanissima designer sorrentina, ma romanda di adozione, appassionata di arte e fotografia.
L’abbiamo ospitata nel nostro armadio per farle qualche domanda.
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Raccontaci il tuo percorso. Quando è nata la tua passione per i gioielli e in particolar modo per gli orecchini?
 
Sin da bambina ho avuto la passione per i gioielli e la bigotteria in genere, realizzavo, coinvolgendo tutte le mie amiche, collane e braccialetti adoperando filo elastico e pasta di piccolissimo formato.
Sono arrivata negli anni alla realizzazione, per uso personale, di accessori risultato del riutilizzo di collane prese dal portagioie di mia madre, a sua insaputa, la quale magari riconosceva delle perle o pietre cucite a degli shorts di jeans.
L’estate del mio diciottesimo compleanno decisi di farmi regalare una manciata di di monachelle e pochi fili di pietre semipreziose per dare sfogo alla mia creatività.
Quella stessa estate, la proprietaria di un negozio e centro estetico a Sorrento diede credito al mio potenziale creativo mettendo in vendita le mie prime creazioni, da lì il passaparola ha fatto il resto. A tre anni dall’inizio ho dato vita ad marchio e ad un blog, MademoiselleNP. 
Come nascono i tuoi progetti e da dove prendi l’ispirazione per dar vita ai tuoi orecchini?
 
Per la realizzazione delle collezioni MademoiselleNP mi affido al mio personale “insisto creativo” , tale definisco la mia passione, che cambia di giorno in giorno da umore ad umore, senza alcuna preparazione precedente, in corso d’opera.
Mi ritengo un’attenta osservatrice del mondo che mi circonda il quale diviene fonte di ispirazione per ogni mia creazione.
Estro, forme geometriche, proporzione e accostamenti cromatici sono le linee guida di ogni collezione. 
Ti ricordi la tua prima creazione?
 
Come poter dimenticare le prime creazioni, l’inizio di questa mia passione ha conciso con i mesi estivi per tale motivo decisi subito di iniziare con la realizzazione di orecchini dai colori sgargianti, quello del turchese, del corallo e dell’agata bianca. 
Il progetto a cui sei più legata e perché? 
 
Gli orecchini a cui sono più legata sono senza dubbio quelli che ho realizzato per la mia prima mostra mercato ART & ART – Artigianato è arte, che avuto luogo lo scorso dicembre a Roma presso l’associazione Incontri e Eventi, con il patrocinio dell’Associazione Massenzio Arte. 
Ha rappresentato per me la mia prima vera occasione di poter esporre le mia creazioni nella capitale, quante emozioni e soddisfazioni! 
Come scegli i materiali per i tuoi lavori?
 
La scelta dei materiali va ricercata nel mio personale interesse, quello di voler realizzare qualcosa che non assomigli a nulla di quanto realizzato prima. Ogni stagione vado alla ricerca di materiali innovativi, per la stagione estiva 2011 infatti ho scelto di utilizzare ganci e componenti non solo in oro e in argento ma anche in lega metallica anallergica, ho scelto la resina naturale, conchiglie e madreperla naturale, inserti in pelle di serpente legno e stoffa, non abbandonando mai le pietre dure naturali, il primo amore! 
Pensi che ti avvicinerai più avanti anche ad altri accessori?
 
A tre anni dall’inizio, gli orecchini sono gli accessori che preferisco realizzare, indossare, la prima cosa che guardo in una ragazza, ma ho in mente di realizzare una collezione di bracciali da indossare in abbinamento ad un bel paio di orecchini, tutti pezzi unici, magari per la prossima stagione autunno inverno. 
Per tutti gli interessati dove e come è possibile  “fare nostre” queste meraviglie?
 
Gli orecchini MademoiselleNP sono in vendita nei seguenti negozi:
PAGARD centro estetico in Corso Italia, 261 Sorrento (NA)
ANGELS SORRENTO abbigliamento donna in via Marziale, 2 Sorrento (NA)
ANGELS DONNA abbigliamento donna in via Capo, 9 Sorrento (NA)
I LOVE POSITANO home design in via Pasitea, 91 Positano (SA)
Oppure agli indirizzi www.mademoisellenp.blogspot.com e
facebook.com/nicolettapassarelli, si effettuano spedizioni in tutta Italia.

 
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Che ne pensate? Io ne ho già adocchiato un paio con dei colori che cercavo da un po’.
Aspetto le vostre impressioni.

Jewels in the closet // CECI n'est pas haute couture

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La rete è sempre molto generosa,  e ogni giorno da la possibilità di scoprire delle vere e proprie chicche, di conoscere artisti nuovi e da la possibilità a tutti di creare una propria vetrina, un proprio spazio che prima era difficile da avere.
La rete ieri mi ha fatto scoprire “CECI n’est pas haute couture” brand dell’architetto Francesca Ceci.
CECI n’est pas haute couture nasce dall’unione di due passione, fin da piccola Francesca ha amato le “perline” e, oltre averne collezionate molte, ho giocato con capsule, granuli, biglie, lego, qualsiasi cosa potesse somigliare loro.
Più tardi è nato l’interesse per l’architettura, che ora è diventata il suo lavoro.
Il legame, tra questi due mondi, si individua sfogliando le immagini dei suoi lavori, infatti gli oggetti sono ottenuti da materiali recuperati dai vari cantieri, principalmente pavimenti in gomma e pvc, nonché tessuti d’arredo, uniti a complementi di vario genere.
Tutti gli accessori sono interamente fatti a mano, quindi pezzi unici, anche nelle imprecisioni. Si può prendere spunto da un articolo per crearne uno simile, ma pur sempre con la propria peculiarità.
Personalmente sono stata colpita dalle fabric necklaces, intrecci di tessuti che girano sinuosi intorno al collo, collane si ma anche un po’sciarpe. Possono essere realizzate in 17  colori diversi e alcuni modelli come ad esempio la “CALLE DEL CARMEN” anche in bicolore.
Calle del Carmen
avinguda diagonal
champelise
Crochet grey
crochetred 
Particolare è l’uso del materiale nelle rubber necklaces, dove pvc, tessuto e acciaio si unisco insieme per un risultato davvero originale.
carnaby street
bond street
abbey road
via dei calzolai 
 ginza
montenapoleone
sloane street 
rodeodrive 
Per maggiori informazioni, per ricevere dettagli dei vari articoli, per qualsiasi altra curiosità ecco la pagina facebook di Ceci http://www.facebook.com/pages/CECI-nest-pas-haute-couture/161287767233222
Che ne pensate…io sto facendo già il mio ordine…

Jewels in the closet // mbè desing?

 

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Cosa succede quando due creativi si incontrano in un bar? 
Per la precisione quando Pamela, stilista di moda che ama il vintage, l’artigianato di qualità, le scarpe, l’arte, la fotografia e il design, incontra Luigi, art director pubblicitario che ama il calcio, nella fattispecie l’Inter, il design, la fotografia e soprattutto si nutre di cinema???
Insomma cosa succede quando un animo cocciuto e un po’ rompiballe incontra un animo easy?
Nasce Mbè? Design:  “Mbè è un suono, una sensazione, uno stile di vita. Mbè è l’approccio disimpegnato ad una realtà frenetica che ci confonde. Mbè è la domanda che ci poniamo per capire chi siamo; la risposta è la nostra affermazione di stile.”
Così nasce Mbè? Design, dall’esigenza di creare un contenitore che racchiuda in sè tutti gli interessi e le passioni di entrambi: la moda, l’ artigianato, la comunicazione, il design, la fotografia e tutto ciò che di creativo spontaneamente li anima. Senza confini, sostenendo le idee ed accettando le contaminazioni e l’esperienza che l’uno apporta al mondo dell’altro.
Ma conosciamoli più da vicino
• Chi sin nasconde dietro al brand mbè? design?
P: Dietro a Mbè? Design si nascondono due creativi, che prima di condividere le proprie idee condividono il sogno di una casa insieme e tutto l’amore autentico che sanno darsi. Mbè? Design nasce ufficialmente un anno fa e da allora è quasi come avere un figlio che deve essere cresciuto grazie a tutto il nostro amore e alla nostra passione.

L: Diciamo chi si nascondeva, ora tutti sapranno che sono il pagliaccio goffo della coppia in pratica. Scherzi a parte, permettimi
solo un appunto. Credo non sia Chi, ma Cosa si nasconde dietro mbè? design. Dico questo perché in realtà, dietro ogni brand ci sono persone. Ecco noi siamo dei contenitori di emozioni, gioie, lacrime e passioni. Dietro il nostro marchio si nasconde l’amore. Amore per il design, per le cose belle e per quello che siamo quando stiamo vicini.
E’ l’amore che muove tutto, anzi come dice e dirà sempre John Lennon ” Love is you, You and me…Love is knowing we can be”. Mbè? design è sapere che puoi essere come vuoi.
Come mai la scelta di questo simpatico e originale nome per il vostro brand?
P: Una sera al telefono mentre ci sfogavamo entrambi delle nostre frustrazioni quotidiane abbiamo notato che nella nostra conversazione ricorreva molto spesso la parola Mbè?, che è un tipico intercalare romano. Abbiamo riflettuto bene sulla parola e sul suo significato: ci piaceva il suono, il fatto che fosse una domanda e che nascondesse nel suo significato un moto di libertà, un non so che di sfida verso il mondo. Ci divertiva che fosse così impertinente. L’abbiamo subito abbinato alla parola Design che racchiude un po’ tutte le nostre passioni.
L: mbè? figo no?
• Accessori e interior design sembrano essere le parole  chiavi quando si parla di mbè? design?
P: Sì per il momento…chissà che prima o poi non diventi anche una linea di abbigliamento…nascendo io come fashion designer…
L: Ad oggi credo siamo ancora in una fase in cui sperimentiamo diversi campi. Domani chissà…spero di non impigrirmi in un settore in particolare.
• Raccontateci un pò del processo creativo.
P: Essendo due menti creative che vendono da due settori diversi, io, Pamela dalla moda, e Luigi dalla pubblicità e dal design, spesso gli input vendono da fonti molto diverse. Il bello è che entrambi usciamo dai nostri settori per esplorare quello dell’altro. Ad esempio Luigi ha ideato qualche mese fa una bellissima borsa pur non essendo uno stilista. Quello che facciamo è condividere appena possibile l’idea avuta, la discutiamo per capire come realizzarla e poi buttiamo giù disegni o cartamodelli per capire la fattibilità. Alla fine realizziamo il prototipo e decidiamo se produrre. Quando invece si tratta di lavori artigianali cerchiamo semplicemente di fare quello che ci riesce meglio…
L: Il processo creativo inizia dagli occhi e termina in pancia. Vedo una cosa e ne immagino un altra, mentre la pancia dà la sua approvazione o la sua bocciatura.
Sai quando vedi la cosa più bella del mondo e senti che la tua pancia quasi si gonfia e raccogliere tutta quella emozione? bhè in realtà in quel momento la tua pancia ti sta parlando, ti dice bravo…vivila. Se lei approva ne parlo con Pamela, disegniamo e realizziamo prototipi. Da lì inizia tutta una lunga fase di correzioni che spesso ci portano ad avere cose diverse da quelle pensate in precedenza.
• Quali sono i vostri punti di riferimento nel mondo del design?
P: Ci piace molto la Seletti per i complementi d’arredo, Moroso per i divani, ci piace cercare design artigianale su Etsy, apprezziamo molto gli sforzi di piccoli artigiani che fanno bene il loro lavoro, con passione ed idee geniali, fuori dai circuiti del design.
L: A di là dei brand noti credo molto nell’artigianato. Credo che le cose migliori vengano dai “piani bassi”… da chi prova ad emergere, da chi ha ancora voglia di rischiare.
• Il progetto a cui siete più legati e perché?
P: Al momento il progetto a cui siamo più legati sono le borse-camicia, perché siamo riusciti a far diventare un oggetto completamente un’altra cosa. Ci è piaciuto ribaltare la percezione di un’oggetto e poi abbiamo scoperto che la camicia è come il “maiale”: Con il davanti facciamo un modello di borsa, con il dietro un altro modello, e con le maniche delle bellissime sciarpe, che presto metteremo on line.
L: “Hanger o mirror?”, è una stampella specchiata che funge sia da appendi abiti che da specchio, ed è sagomata a formare il messaggio “In Love We Dress”…
Credo sia il progetto a cui sono maggiormente legato perché ad oggi sta vivendo a NY…ed è la nostra prima produzione che esce dall’Italia.
• Per tutti gli interessati dove e come è possibile  “fare nostre” le vostre creazioni?
P: Su http://www.etsy.com/shop/mbedesign?ref=pr_shop_more c’è il nostro negozio on line, ma vi consigliamo di vedere le foto di tutti i nostro prodotti su http://www.flickr.com/photos/mbedesign/ dove abbiamo una selezione più completa. Qualora vi piacesse qualcosa potere contattarci su Facebook cliccando qui.
L: Ecco ha detto tutto lei…comandano le donne c’è poco da fare. Vorrei però ringraziarti dello spazio che ci hai concesso, è stato emozionante davvero.
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Not Snob 59 // I love vintage and no name style!

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Continua il viaggio nel mondo dei giovani e talentuosi designer.
Oggi parliamo della mantovana Alessandra Casella e del suo brand NotSnob59.
Cresciuta a pane e Vogue, Alessandra entra nel mondo della moda a 17 anni come modella, nel 2005 abbandona le passerelle per dedicarsi a qualcosa di totalmente suo e apre il suo primo negozio a Mantova rilevando una vecchia e storica merceria e nel 2010 finalmente registra il suo marchio di moda, appunto NotSnob59.
Il sui guro è la mitica Coco Chanel, disegna e realizza tutti gli accessori delle sue linee, borse, cappelli, accessori per capelli e bracciali che sono divenuti i punti di forza del brand, per tutto ciò che riguarda l’abbigliamento e per la sartoria delega il confezionamento dei suoi disegni a come le definisce lei stessa “due splendide sartine”.
La sua linea nasce dall’amore per la femminilità della moda d’epoca, creando un mix di retrò e gusto moderno. Per una donna dal gusto classico ma che abbia dentro un’anima pop. 
NotSnob59 punta al sartoriale, sul made in Italy e hand made , infatti alla base di tutto c’è la qualità e la ricercatezza del materiale e della lavorazione. 
Le sue t-shirt e canotte (come tutto il resto) sono sartoriali  e i disegni stampati sono realizzati dalla stilista a matita, cercando di realizzare disegni unici e particolare.
 
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Alessandra stessa ci descrive un po’ nel dettaglio il suo lavoro: I bracciali, cavallo di battaglia del  brand, sono il frutto di 6 ore di lavoro l’uno, sono basi di legno dipinte con acrilici, in alcuni applico immagini che poi ridipingo e in altri, dipingo io la figura, poi li glittero e infine li resino girandoli a mano per 4 ore.

Attualmente molti miei accessori vengono usati per redazionali di moda, i bracciali per i cataloghi della Summer Collection 2011 di Navigare e Navysail, i cerchietti per i cataloghi Disney, e questa è la più grande soddisfazione e riconoscimento del duro lavoro e della costanza con cui seguo il mio brand
 
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Il suo motto è I love vintage and no name style
A breve partirà il sito www.notsnob59.it con e-commerce, per chi volesse ammirare e avere maggiori informazioni su questo giovane brand vi segnalo la pagina facebook http://www.facebook.com/?ref=home#!/pages/NotSnob59/155804697799679
 
 
E ora i vostri commenti, cosa ne pensate? 

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