Stringate blu i love you

Sono in assoluto le scarpe che preferisco in questo momento, la perfetta sintesi fra comodità e stile, sto parlando delle stringate un modello di calzature che abbiamo rubato dal guardaroba maschile e fatto nostro.

Hanno quel tocco androgino che non mi dispiace soprattutto se abbinate ad abiti e total look iper femminili e seducenti.

Le stringate maschili nascono nell’800 tra l’Irlanda e la Scozia, dove sono conosciute come Balmoral. Ci sono quelle in stile bal (le Oxford) e quelle in stile blücher (le Derby).

Le Oxford derivano dall’oxonian, uno stivaletto corto con aperture sui lati in voga all’università di Oxford. Variano nella lavorazione  sulla punta con forellini, cuciture ricurve, e  frange. Le Derby prendono il nome da un generale prussiano, Gebhard Leberecht von Blücheri n seguito, le armate di tutta Europa le indossarono, e le Derby andarono di moda nel 1850 come scarpe sportive da uomo.

Adesso sono un elemento chiave nel guardaroba di noi donne, ce lo raccontano le passerelle e ce lo mostrano le fashioniste più attente. Da Oliva Palermo a Siena Miller, da Katy Perry, Kristen Stewart a Emma Watson.

E voi ne avete già un paio? Vi confesso che io sono già a quota tre, ultima in ordine di tempo ma non certo di importanza è firmata Janet&Janet Sport. E’ blu, comoda e con quel giusto tocco rock dato dalle borchie.

Oggi vi propongo proprio un outfit con questa proposta di Janet&Janet, per un look un pò college e un pò lolita.

Che ne pensate?

 

Emilio Cavallini: quando la calza è sinonimo di innovazione e avanguardia

Karl Krasu scriveva : “Piuttosto perdonare un brutto piede che delle brutte calze.” Come dargli torto, perchè se l’aspetto dei nostri piedi è un fattore che prescinde dalla nostra volontà, del secondo invece siamo del tutto responsabili.

Dall’autunno fino alla primavera le calze sono nostre compagne e alleate, sono loro che sostituiscono la tintarella estiva e ci fanno accettare di buon grado il freddo e le intemperie colorando e dando quel tocco in più ai nostri outfit.

In Italia primeggiamo in molti campi e anche quando si parla di calze i brand italiani ci sono e di fanno “vedere”. Emilio Cavallini è dal 1970 produttore e creatore di calze davvero belle e di qualità.

Se nei primi anni ’70, produceva per le griffes più importanti: Mary Quant, Dior, Celine, e successivamente Balenciaga, Alexander Mc Queen, Gucci. Nel 1980 nasce il marchio di calzetteria Emilio Cavallini, una delle aziende più competitive del settore. Lo stile Cavallini è conosciuto per il suo essere sempre all’avanguardia, anticipatore di mode e tendenze.

Attraverso la creazione di una collezione, l’obiettivo di Emilio Cavallini è quello di fare del collant non più un semplice indumento di biancheria intima, ma un accessorio che accompagna e rende unico il più semplice degli abiti. Da sempre, Emilio Cavallini innalza il proprio prodotto, rendendo gratificante la semplice abitudine di portare le calze.

Gli articoli prodotti sono: calze, collant, gambaletti, calzini e abbigliamento seamless femminile. La collezione presenta reti, crochet, motivi jacquard, devoré, stampe e lurex.

La collezione di questa stagione ha come protagonista sicuramente il bianco e il nero, riproposto su stampe optical, giochi geometrici, righe e pois, per una donna che vuole dare risalto alle proprie gambe giocando con stile.

Anche la calza a rete è protagonista delle collezione, ma la rete sembra quella tessa da un ragno, con forme inusuali come tatuaggi sulla pelle.

Se volete scoprire tutta la collezione vi consiglio di visitare il sito ufficiale qui, io intanto attendo temperature più basse per indossare le mie.

 

Parka nuovo? Ecco 4 modelli da comprare su Zalando con magico sconto!

 

E’ l’acquisto migliore che ho fatto la scorsa stagione, è un capo comodo, versatile,  con un cambio di accessori è perfetto sia con l’abitino che con i jeans, ripara dalla pioggia e pure dal freddo, ha un fascino tutto suo intramontabile.

Sto parlando del parka, il capo spalla che non potete non avere nel vostro armadio e che nelle ultime stagione è diventato un vero feticcio per le fashion addicted.

In origine fatto esclusivamente con pelli di renna o foca oggi perlo più composto da nylon e cotone, nel corso degli anni ha aggiunto elementi, è stato proposto nei più svariati colori ma senza snaturare mai la sua natura.

Oggi ho scelto per voi quattro modelli scovati su Zalando tutti sotto i 150 euro e se volete risparmiare ancora un pò usufruite del codice sconto su Magico Sconto per rendere ancora più piacevole il vostro shopping.

Ecco i quattro modelli, il vostro preferito?

La mia nuova cover-lab

Cosa portiamo sempre con noi? Cosa racchiude quello che siamo, quello che amiamo e soprattutto quello di cui non possiamo fare a meno?

Semplicemente la nostra borsa, e dato che la sua scelta non è mai casuale, quando si tratta di sceglierne una nuova, divento davvero pignola, attenta ai dettagli e ai materiali. Oggi vi mostro la mia prima Cover-Lab, una shopping bag interamente realizzata in pelle, con attenzione e cura nei dettagli, dalla mani di artigiani toscani.

Cover-Lab , fondato nel gennaio 2012 a Firenze, è un progetto il cui obiettivo è quello di riunire la progettazione, la tecnologia e  il “Made in Italia” artigianale in una gamma di prodotti in pelle progettati e sviluppati per le esigenze delle persone moderne.

Il mio modello è perfetto per vita di tutti i giorni, classica nelle forme, spiritosa nella scelta del colore, ampia e confortevole si chiude con la cerniera a differenza di molte shopping bag che presentano la clip.

Trovate questo modello e molti altri sul sito ufficiale del brand cover-lab.com con i riferimenti e tutte le info anche su dove è possibile acquistarle.

Come sempre a voi la parola!

 

 

Borsa: Cover-lab, Giacca: Vero Moda, Camicia: Zara, Pantaloni: Stefanel, Scarpe: Marc Jacobs, Bracciale: Rebecca, Sunglasses: Zerouv

Se potessi avere mille lire al mese…

“Se potessi avere mille lire al mese”, così intonava una vecchia canzone della fine degli anni 30 di Gilberto Mazzi,  in un tempo in cui quella banconota  aveva davvero un valore, tanto da poter “senza esagerare… trovar tutta la felicità!”

Con queste parole Gilberto Mazzi disegna il bel paese di quei tempi. Un’Italia povera e con la seconda guerra mondiale alle porte. Il cantante recita il desiderio di una nazione di uscire dall’emarginazione sociale, accontentandosi “senza esagerare” di un tranquillo benessere. Che dire un canzone evergreen, mai infatti, come di questi tempi, la voce di Mazzi, sembra diventare la voce di tutti.

Oggi la lira non c’è più,  per me nata negli anni ’80 che con la lira ci ha fatto tutta la adolescenza e pure qualche anno in più, alle mille lire sono legati molti momenti e situazioni.

Le 1000 lire erano la banconota delle giocate a carte della notte di Natale, 1000 lire costava il cornetto gelato che compravo al chioschetto d’estate, con 1000 lire ci prendevi la merenda per la scuola, 5 bustine di figurine, un pacco delle mie patatine preferite, le mitiche big babol.

Proprio sul ricordo e sul far conoscere tutte quelle cose che, in un modo o nell’altro hanno fatto parte delle vita di ognuno di noi e l’hanno cambiata che nasce il marchio Millelire.

Il marchio Millelire è un conservatore di tutto il patrimonio e la storia d’Italia, attraverso  oggetti di vita quotidiana che hanno reso l’Italia una nazione magica, ma innovatore nell’elaborare e riproporre in veste attuale gli oggetti più comuni facendoli conoscere ai più giovani e regalando una piccola emozione-ricordo a chi in quell’epoca è vissuto.

Il  brand si è accostato sin da subito all’ immagine di un vecchio baule, il caro vecchio baule della nonna pieno di oggetti che ci riportano indietro nel tempo, pieno di ricordi che strappano un piacevole sorriso.

Da questo baule escono i bracciali mille lire  per portare con noi, ogni giorno, un pezzettino di storia italiana, ma che sia elegante, unico e facile da indossare.

Che ne pensate? I modelli sono tre, Montessori, Verdi e Polo.

Il mio è il Montessori; due miliardi e 160 mila di questi biglietti sono stampati e diffusi in otto emissioni, dal 1990 al 1998. La banconota è dedicata a Maria Montessori, il cui ritratto appare sul recto. Il verso rappresenta un particolare del quadro “Bambini allo studio” di Armando Spadini.

Marco Polo; nel 1982 il biglietto viene sostituito da un banconota che raffigura sul recto il ritratto di Marco Polo da un dipinto conservato nella Galleria Doria Pamphili di Roma. Sul verso uno scorcio del Palazzo Ducale di Venezia rappresentato in verticale. Il biglietto ha avuto corso legale fino al 30 giugno 1995, ed e stato stampato in 2.148.000.000 esemplari.

Verdi secondo tipo, emesso dal 1969 al 1981, impiega una migliore tecnica per la colorazione dello sfondo. Il ritratto del compositore è piu realistico di quello stampato sulla versione precedente. A fianco si trova la celebre Arpa Estense, strumento del 1558 di scuola ferrarese conservato nella Galleria Estense di Modena. Al verso c’è un’immagine del Teatro alla Scala. Se si eccettuano le prime emissioni, la carta impiegata e di colore ocra. Di questo biglietto furono autorizzati 1.972.000.000 pezzi.

Tutti e tre i modelli sono realizzati in cuoio conciato al vegetale, un processo basato sull’utilizzo di tannini naturali provenienti dagli alberi.

La chiusura è nickel free, realizzata in lega metallica e rifinita in ottone spazzolato. Curata nei minimi particolari con incisioni nella facciata superiore e unita da un sistema magnetico. La lavorazione del bracciale nella sua interezza, dal trancio di cuoio al bracciale inserito nell’apposito packaging, comprende piu di 10 fasi. Fasi interamente fatte da mastri artigiani italiani, in Italia. Tutto il lavoro viene svolto a mano senza l’ausilio di macchinari industriali…

Un bracciale 100%  Made in Italy.

Il vostro preferito?

 

Burgundy

Qualche settimana fa vi avevo mostrato le mie nuove scarpe ECCO, per la precisione uno dei modelli della speciale linea Sculptured 75

ECCO è un brand scandinavo che realizza calzature da quasi 50 anni, e che è rimasto da sempre coerente con la sua maggiore ambizione: progettare scarpe che potessero essere nello stesso tempo comode e di classe. Con l’introduzione della linea ECCO® Sculptured 75, concepita proprio sulla base di stile e comodità, ECCO introduce scarpe e stivali con un tacco alto 7,5 cm e consolida la propria posizione come il più grande esponente di questa categoria.

Come vi avevo già detto sono stata scelta, insieme ad altre blogger, come “ambasciatrice” e ho avuto modo di fare mie uno dei modelli in esclusiva.

Ho scelto uno stivaletto color burgundy, stanca del solito nero, che per questo outfit ho abbinato a dei semplici boyfriend jeans di Zara, una camicia in tinta e un gilet dal taglio maschile.

Il tutto completato da accessori in Swarovsky (collana e bracciale), realizzati a mano, firmati Bibi Bijoux, un brand di gioielli olandese. Le due designer, sorelle, realiazzano le loro uniche collezione con materiali di qualità come appunto cristalli Swarovski, pietre preziose, componenti placcati in argento pesante e materiali naturali come cuoio, legno e conchiglie. Se vi ho incuriosito vi consiglio di visitare il sito ufficiale www.bibibijoux.com

Ma ora parole alle immagini.

 

Scarpe: Ecco – Jeans: Zara – Camicia: Stradivarius – Gilet: Romwe –  Collana/bracciale: Bibi Bijoux – Bracciale: Identify


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