Rosato Pink is good

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Fare shopping, acquistare cose belle, fare dei regali di Natale sapendo di compiere anche un atto importante che possa essere di aiuto a qualcosa di più grande e più importante.

E’ quello che porta avanti Rosato già da diversi anni, schierandosi in prima linea per la ricerca contro il cancro.

Rosato infatti si è tinto di rosa, per sostenere la Fondazione Umberto Veronesi nella lotta contro i tumori al seno. Come? Grazie a Pink is Good, il progetto che vuole sostenere la forza delle donne che vincono la propria paura e i propri limiti nei confronti di questa grave malattia.

Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne.

Per tutto il mese di Dicembre 2014 Rosato devolverà parte del ricavato delle vendite alla Fondazione Umberto Veronesi. L’iniziativa è valida in tutti i negozi monomarca ed in tutte le gioiellerie che aderiscono all’operazione.

Inoltre acquistando un gioiello Rosato riceverai in regalo il prezioso cuore Pink is GOOD in argento Limited Edition come testimonianza del personale impegno a favore della ricerca. A Catania lo trovato da Viale Veneto Otto, nel corner ufficiale Rosato. E vi ricordo che facendo il mio nome o quello del blog avrete sempre il 10% di sconto su tutti i prodotti in vendita.

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Freeze, Lo voglio!

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La notizia ha preso tutti di sorpresa: la Marcuzzi si è sposata! Così, all’improvviso, senza che nessuno sapesse nulla. Mi chiedo se il gossip a questo punto sia vero o, come sospettiamo, tutto un accordo tra le celebrità ed i paparazzi di turno. Sì, perché a quanto pare la nostra Alessiona nazionale in gran segreto è volata in Inghilterra e nella campagna di Cotswold, vicino Londra, in una piccola chiesa cattolica, ha pronunciato il fatidico “sì lo voglio” al suo Paolo Calabresi, fidanzato da meno di un anno.

Straordinaria la corbella di Amarillis che vediamo sul portone d’ingresso della chiesa. L’allestimento interno però, lascia un po’ a desiderare: scialli di organza a coprire i banchetti color noce, con una rifinitura floreale (ovviamente di amarillis) che segna la navata principale. Navata che la Marcuzzi ha percorso con il padre anche se in chiesa è arrivata con il figlio Tommaso.

Damigella d’onore non poteva, invece, che essere la piccola di casa, Mia, della quale tramite i social e il blog lapinella.com conosciamo soltanto il “retro”. Alessia infatti da brava madre anche se molto social, non ha mai mostrato il volto della piccola. Belli e di grande effetto, invece,  i vasi pieni di fiori ai lati della mensa, riportavano intimità e calore in un’atmosfera non proprio italiana. Il bouquet, perfettamente in stile con il suo abito “rock” disegnato da Giambattista Valli, riprendeva le forme sinuose degli amarillis ma in realtà era una composizione di piccolissimi fiori bianchi.

Elemento top del bouquet? Il nastro di corda che ne avvolgeva i gambi.  Qui entra in gioco la sua carissima amica nonché abilissima organizzatrice di eventi, Alessandra Grillo, che, rispettando gusti e desideri di Alessia, ha fatto sì che tutto andasse liscio come l’olio e per il decòr floreale si è affidata al maestro Giuseppe Armenise che di celebrità in fatto di matrimonio, ne ha proprio conosciute tante.

Piuttosto nuova la formula scelta dalla Marcuzzi: subito dopo la cerimonia, avvenuta rigorosamente di mattina, gli ospiti hanno banchettato dapprima con un regalissimo pranzo, in stile italiano però: carbonara, amatriciana e gricia, le tre portate principali. L’allestimento della tablatè era davvero da sogno, un runner di fiori divideva gli estremi della tavola, poggiandosi a terra soavemente nelle due parti finali, senza dare alcun fastidio ai commensali.

Alessia con addosso le sue Jimmy Choo, saluta amici e parenti e dà loro appuntamento al vero cuore pulsante dell’evento: il party serale presso Aynhoe Park, bellissima tenuta, sempre nelle campagne inglesi. Qui un unico dress-code: black! Ed un must-have: cena interamente al buffet, per creare dinamicità all’evento stesso.

Gli ospiti sulle note dei Phly Boyz hanno cenato, brindato e gioito insieme ai novelli sposi. Ecco che arriva “lei”, la regina di ogni matrimonio che si rispetti: la wedding cake! Tutta bianca e decorata con foglia d’oro commestibile, unico elemento fastoso del party.

Alessia nel suo abito, rigorosamente black, tutto tulle e piume che porta la firma di Alberta Ferretti, inzia a scatenarsi tra balli e bollicine, con ai piedi le sue inseparabili Casadei rosse.

Dal rigoroso pranzo di nozze alla cena informale al buffet, il salto è semplice se la location è allestita in perfetto stile “Studio 54”: salottini in legno bianco in stile inglese “sporcati” da cuscini neri, ben tre mirror-ball a dare risalto al fantastico light-design proiettato su tutte le pareti della lounge: mapping in fuxia con puntini “giramondo” in color tiffany. Unico elemento dissonante in tutta questa meravigliosa atmosfera? Le americane in ferro completamente nude. Ebbene sì, i proiettori che servivano a dare l’effetto luci, semplicemente poggiati su pilastrini in ferro che, la sapiente signora Grillo, avrebbe potuto “camuffare”, magari con una stoffa in ciniglia black che si sposasse perfettamente con il mood dell’evento.

Ovviamente non poteva mancare un barman che, in perfetto stile hipster, serviva tra gli altri anche un cocktail creato da Alessia e Paolo proprio per l’occasione: il Marmoncelli, a base di gin, limone e zucchero.

E se i nostri ricevimenti di nozze si concludono con la classica ed ormai rigorosa consegna delle bomboniere, indovinate un po’ come ha deciso di chiudere la serata la Marcuzzi? Con una partita a Burraco, in perfetto stile La Pinella

D’altronde la vita è come una partita a carte: si vince, si perde e spesso si rimescolano le carte. Speriamo non sia questo il caso però, dopo Inzaghi e Facchinetti, auguriamo ad Alessia e Paolo di giocare un burraco “pulito”!

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The Glamour Christmas Party

Sabato è stato un pomeriggio ricco di shopping e di vera atmosfera natalizia presso il mega store Sportivo di Giarre.

E’ stato il primo di due sabati che Sportivo Giarre ha deciso di dedicare ai suoi clienti, e non solo, per regalare la giusta atmosfera per lo shopping natalizio e la possibilità di fare degli sconti speciali su alcuni dei marchi più in voga del momento.

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Doppio Segno vi regala quattro capi della nuova collezione

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A meno 10 dal giorno di Natale The colours of my closet non poteva esimersi dai regali per tutti voi che siete sempre più numerosi.

Doppio Segno, brand italiano che  promuove lo stile, la grazia, la ricerca della bellezza, grazie alla sua storia di haute couture, in un perfetto mix di eleganza e joie de vivre, ha deciso oggi di farvi ben quattro regali.

Doppio segno è un’azienda specializzata in maglieria nata nel 1998 per iniziativa di un pool di soci che apportano il loro bagaglio di esperienza del settore, con l’obiettivo di sviluppare una propria linea di prodotto. Le caratteristiche dei filati e del loro impiego, la manualità e la tecnica della maestre magliaie si fondono con la conoscenza costante delle nuove tecnologie del meccanotessile, dando vita a capi di maglieria di gusto e qualità. Insomma inutile dirvi che siamo lontani anni luce dai maglioncini misto acrilico dei negozi low cost, ma stiamo parlando di capi pregiati, realizzati completamente in Italia.

La nuova collezione autunno/inverno 2014 è elegante e confortevole, caratterizzata dall’uso di filati pregiati come il Merino e il Cashmere, che rendono ogni capo davvero prezioso.

Sono quattro i capi che l’azienda ha deciso di omaggiare, le due maglie che vedete in foto e due sciarpe in cashmere e seta.

Il maglione a collo alto è in misto lana metal con riflessi verdi e blu, il secondo è un cardigan gessato blu in misto cachemere. Sarete quindi 4 di voi a portare a casa questi preziosi regali.

 

Come fare?

Inutile dirvi che sono importanti:

 

  • Il vostro mi piace alla pagina Facebook ufficiale di Doppio Segno

  • ll vostro mi piace alla pagina Facebook ufficiale di The colours of my closet (per chi lo fosse già mettete il mouse sopra il “ti piace” e cliccate su RICEVI LE NOTIFICHE)

  • Condividere questo post su Facebook

 

  • Lasciare un messaggio sotto al post indicando nome su Facebook, mail, e indicandoci quale tra i tanti capi della collezione Doppio Segno è il vostro preferito. Trovate il catalogo qui. Mi raccomando uno dei tanti presenti nel catalogo non solo tra i due in foto.

 

Avete tempo fino a lunedì 22 alle 0:00

 

Ed ecco i 4 commenti che portano a casa i regali
Beatrice dicembre 15, 2014 at 11:23

Che capi meravigliosi,mi sono innamorata del maglione in foto numero 7383, elegantissimo e con una texture fantastica, un modello davvero particolarissimo, non ne ho mai visti di simili,
gli inserti gioiello neri poi danno quel tocco perfetto per le feste.
Lasciato il like a Doppio Segno,
stile italiano e bellezza dell’haute couture, il mix perfetto
Grazie!

tiana ba dicembre 15, 2014 at 12:18

capi davvero sofisticati dal taglio elegante ed innovativo!
adoro il giacchino con zip laterale e blocchi di colore a contrasto nero/grigio (7386-7472 http://www.doppiosegno-knitwear.com/doppio-segno-catalogues/doppio-segno-fall-winter-catalogue-2014/#prettyPhotopostimages/52/)
FB: Tiana Ba
email: labrasile@libero.it

Spero che babbo Natale esaudisca questa mio desiderio. Sarebbe un sogno indossare un capo così pregiato e caldo.

Manuela dicembre 15, 2014 at 15:48

Difficile scegliere solo un capo, sono tutti molto belli, ma il cardigan n. 7424 color cipria impreziosito dalle pietre aggiungerebbe brillantezza a qualsiasi outfit, sopra un jeans informale o abbinato ad una gonna nera elegante!
Bello conoscere sempre nuovi marchi che propongono collezioni di alta qualità.
Manuela Sardina
manuela.sardina@virgilio.it

 

Giuliana Narbone dicembre 16, 2014 at 16:14

L’iniziativa è molto d’impatto, permette a tutti di conoscere le nostre manifatture, ma soprattutto di acquistare capi di qualità che fanno davvero la differenza! Qualche volta ci sta nonostante la crisi!
Sfogliando il catalogo mi ha colpito lo stile della collezione: proprio quello che cercavo! Classico e originale allo stesso tempo, perfetto per il mio lavoro=) il mio capo preferito è il 7411.
già condiviso e cliccato su fb!
nome fb: Giuliana Narbone

incrocio le dita!!!!!!!

 

 

 

Wedding in the closet

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Il 2015 sarà l’anno del mio matrimonio, e dato che The colours of my closet è parte attiva della mia vita ho deciso che questa è l’occasione perfetta per aggiungere la rubrica Wedding in the closet.

Da questo momento sarà una lunga cavalcata verso il fatidico giorno e qui racconterò delle mie scelte e dei miei gusti in fatto di matrimonio, ma sarà anche l’occasione per trattare l’argomento a 360 gradi, una sorta di guida, ma anche uno scambio di opinioni.

Per chi mi segue sui social sa che di recente ho partecipato ad una iniziativa per poter vincere il matrimonio dei sogni firmato da Panta Rhei Scenografie per eventi, azienda che da 10 anni opera nel settore del wedding e non solo.

Felice vi comunico che ho vinto e che non vedo l’ora di farmi guidare da loro per rendere tutto come ho immaginato. Da qui è nata l’idea di coinvolgere Luca Melilli, wedding designer di Panta Rhei, e creare ad hoc per lui una rubrica settimanale sul blog.

Si chiamerà Pillole di Wedding e Luca Melilli darà il suo punto di vista sul matrimonio e sulla sua organizzazione, racconterà, analizzerà, alle volte criticherà, facendoci entrare dalla corsia preferenziale nel fantastico mondo del wedding.

Se volete seguire Panta Rhei  e Luca Melilli su Facebook  ecco le due pagine. Su Instagram l’hashtag principale è #pantarheiwedding

 

Ma conosciamolo meglio attraverso una breve intervista.

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Luca prima di tutto come e quando è nata la tua passione per il design e soprattutto per il wedding design?

Alcuni lo chiamano destino, altri aspirazione, io lo chiamo percorso. La bellezza mi ha sempre attratto. Anche quando non ne ero ancora consapevole, io cercavo la bellezza; ma se all’inizio il mio rapporto con essa è stato di semplice estimatore, il lavoro di designer di eventi mi ha dato la possibilità invece di diventare un “produttore di bellezza”. Quindi, che dirti? La passione era alla base del percorso, l’occasione è arrivata.

 

Quali sono gli elementi chiave per la riuscita di un evento, che sia una festa o un matrimonio?

Sarò ripetitivo, ma la bellezza è la chiave di tutto! Bellezza che può declinarsi in ordine, armonia, colore, ritmo…Tutti i sensi devono percepire il bello. La vista, per prima: sposi e ospiti devono “vedere bello”, devono avere la percezione che ogni cosa sia al suo posto e che i luoghi che in quel momento abitano siano stati creati o ricreati apposta per loro, per accoglierli. Udito, gusto, tatto, olfatto: nel rispetto delle scelte degli sposi, io consiglio anche soluzioni sonore e gusti armonici con l’intero progetto del matrimonio. La fatica, l’attesa, una cattiva cena o un intrattenimento fastidioso non devono prendere il sopravvento, altrimenti vanificheranno l’immagine di bellezza che io cerco di lasciare in quanti partecipano ad un evento firmato Panta Rhei Luca Melilli.

 

Cosa ti piace del lavoro dei tuoi colleghi e cosa invece non condividi?

Comincio da quello che non condivido: non condivido l’eccesso in ogni sua forma. Non mi piace snaturare l’eleganza del matrimonio o “travestire” i luoghi. Il mio obiettivo non è sorprendere a tutti i costi, piuttosto mettere a proprio agio. Poi, permettimi, non condivido improvvisazione e mancanza di professionalità: creano sfiducia e mettono in cattiva luce la categoria.

Cosa mi piace? Mi piace, di qualche collega, alle volte, la ricercatezza dei materiali, il saperli utilizzare in modo nuovo, originale. Oggi, con il web, tutto diventa subito già visto, allora la sfida non è correre a caccia di brevetti, ma trovare soluzioni originali, anche partendo da materiali “classici”. Pensa, ad esempio al ritorno del pizzo, cui abbiamo assistito in questi ultimissimi anni. E poi, è il motto Panta Rhei… tutto si trasforma. Non posso non avere l’onestà intellettuale di riconoscere, quando accade, in qualcun altro, quella che è la mia bandiera, il mio leit motiv.

 

Descrivi in 3 aggettivi un vero matrimonio firmato Panta Rhei Luca Melilli.

Ovviamente, bello! Unico. Memorabile (nel senso letterale, cioè che chi vi ha preso parte se lo ricorda). Armonico. Elegante. Ops… erano tre? Ti prego, non tentare la mia vanità…

 

Cosa si devono aspettare i lettori di The colours of my closet dalla tua rubrica Pillole di Wedding?

Nessuna pietà? No, non sono cattivo, ma non scendo a compromessi. Non firmo eventi di cui non condivido il progetto. Così sarò anche nello scritto, non dirò che un elemento è ricercato solo perché è della nonna, che “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. No. È bello ciò che è BELLO. Ciò che non lo è, se è possibile, deve essere trasformato o, diversamente, assolutamente non utilizzato.

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