E’ una delle tendenze di stagione quella dei maglioni fluffy, soffici, caldi e avvolgenti. Così quando questo autunno ho avuto la possibilità di sceglierne uno dalla collezione Yes Miss non ho avuto esitazioni.
Un caldo giallo con leggeri riflessi argento per un maglione davvero comodissimo, sicuramente particolare e poi non così difficile da abbinare.
Un outfit all’insegna del colore, grazie anche ai miei stivaletti e borsa Abitart, brand che quando si tratta di dare vivacità ai miei outfit è sempre la mia prima scelta.
Sweater:Yes Miss Bag and shoes:Abitart Jeans:Haikure Necklace:Ottaviani Rings:Slb Sunglasses: Rayban
Quando dico colore non riesco a non pensare alle collezioni moda di Abitart di Vanessa Foglia. Chi legge e conosce The colours of my closet, sa che ho una predilezione per questo brand, che dimostra da sempre una chiave di lettura della moda e della vita sempre positiva e allegra.
Per questa collezione autunno/inverno la donna Abitart ha saccheggiato i tessuti più tipici dell’eleganza maschile, piegandoli alle linee sinuose del corpo femminile. Sono capi incapaci di accettare pieghe e pieghette quando li riponi in valigia. Non si sgualciscono, sono spesso doubleface e hanno colori abbinabili da un anno all’altro, le infinite sue linee che strizzano l’occhio allo stile ispirato a Oscar Wilde o a Gabriele D’Annunzio.
E’ una donna multitasking, è radiosa e ha l’aria semplice, socievole e decisa. Una donna che somiglia alla Diane Keaton ritratta nel capolavoro di Woody Allen, “Io & Annie”.
Una donna che ostentare un’eleganza giocata nei minimi particolari. Dove la giacca del tailleur in principe di Galles color marron glacé, fa intravedere una cravatta che assolve il ruolo di collana. Guai a “sporcare” il completo con una camicia sotto! Il pantalone è a vita altissima, per sottolineare un lato “b” che diventa perfetto in qualsiasi donna lo indossi: sembra quasi scolpito, su un paio di gambe che sfiorano l’eleganza di un fenicottero per quanto sono slanciate e ancor più lunghe con i calzoni a zampa di elefante che ricordano tanto la cultura hippy anni Sessanta.
Nuova anche l’idea del bugiardini fashion, un foglietto illustrativo, proprio come quello dei medicinali: indica i tanti modi per combinare i capi Abitart appena acquistati; perché a volte, le possibilità sono sconosciute ai consumatori.
Dice Vanessa: “Ogni volta che creo un abito penso di dipingere un quadro, mi assento dalla realtà, per volare verso nuovi orizzonti e mi ritrovo sempre in un meraviglioso prato fiorito dove è l’amore a dominare i miei sentimenti… e cosi inizio a viaggiare.
I tessuti sono la mia tavolozza dei colori e i cartamodelli sono le mie tele…e la mia fantasia crea dipinti da indossare… ma la cosa che veramente mi diverte è inventare sempre nuovi giochi per poter trasformare i miei abiti… facendoli diventare dei Lego dove anche la
donna che li indossa può usare la sua creatività… Ho disegnato per voi delle istruzione per l’uso in modo che possiate spiegare i miei voli pindarici…”. Praticamente sono le varianti che uno stesso abito, completo o vestito può creare, tenendo conto di zip, corde, tagli e lacci pronti a trasformarlo.
Vi lascio con alcune immagini delle collezione, che potete comunque vedere nella sua interezza sul sito ufficiale qui.