Jewels in the closet: Denise Reytan and the democratic jewelry
Navigando in rete mi sono imbattuta in ecclettici e coloratissimi gioielli-opere d’arte di Denise Reytan, famosa per molti ma forse sconosciuta per altri.
“Le mie collane sono poemi sul corpo”. È cosi che l’artista, designer e performer tedesca definisce le sue creazioni.
Nei suoi gioielli, gli elementi preziosi si trasforma in qualcosa di non prezioso, e il non-prezioso acquisisce un’aura nobile e gentile. Per creare i suoi pezzi, Reytan combina insieme diverse discipline di progettazione, amplia il concetto di gioielli e trascende i suoi confini. Alto è il valore simbolico, dove i pezzi colorati e assemblaggi vari sono pensati per sedurre, affascinare e sensibilizzare. Lei considera i suoi pezzi di gioielleria come istantanee del tempo in cui vive e della cultura che la circonda.
La sua passione per l’arte e la creatività la porta a sperimentare su vari fronti, creando sempre un linguaggio complesso.
I materiali che utilizza sono principalmente silicone, gomma, e oggetti di uso quotidiano che vengono totalmente ricoperti di colori shocking e molto vivaci. A metà strada tra jewelry collection, opere d’arte e progetti di design. Sono pieni di fantasia, di colore, di una bellezza non convenzionale e, inglobando nella materia oggetti del quotidiano, raccontano una storia.
Ecco due esempi del suo lavoro. Primo è stato progettato per H&M Divided Blue nel 2007
Vogue li ha definiti Gioielli “democratici”, in cui non c’è più distinzione tra materie preziose e povere: silicone, ametiste, quarzo, pietre dure, argento, plastica e tessuti si fondono in un affascinante mix. I colori, le forme, raccontano di un gioco inedito, insolito, di oggetti di uso quotidiano, di ninnoli emozionali che si incontrano, quasi casualmente, e si fondono l’un l’altro.
Lei stessa dice : “Per me, le mie collane sono come poesie sul corpo. Colori e forme che formano frasi e segni, oggetti di giocare e comunicare insieme e si fondono con l’utilizzatore in un dipinto mozzafiato.”
Source: photo www.reytan.de