Per la sezione jewels in the closet oggi sono molto contenta di presentarvi un brand tutto siciliano, nato dal connubio dell’estro creativo di due sorelle: La bottega di Zanzu.
Sfogliando il look book della collezione autunno inverno veniamo subito immersi in un clima favoleggiante e romantico dal sapore retro’.
Vediamo di saperne un po’ di piu’…
Raccontaci il tuo percorso. Quando e’ nata la tua passione per il designer ?
Progettare forme, realizzare oggetti che mai nessuno prima ha creato credo che sia un qualcosa che porti dentro fin dalla più tenera eta’. La passione per il design e l’ handmade la possiedi dalla nascita, solo che muta e si evolve con te.
Ricordo di aver progettato e distrutto decine di case di bambole da piccola, ogni volta riprovavo a realizzarle sempre più grandi e più ricche di particolari. Oggi come allora amo disegnare, sperimentare e creare. Le creazioni che io e mia sorella Laura realizziamo dietro il brand La Bottega di Zanzu non sono altro che una testimonianza di questo semplice e naturale percorso della vita.
Come nascono i tuoi progetti e da dove prendi l’ispirazione per dar vita alle creazioni?
Dietro la realizzazione di un progetto c’e’ sempre uno studio attento e minuzioso dei materiali, spesso impieghiamo mesi o addirittura anni per trovare le componenti adeguate alle creazione di un nostro bijoux.
Tutto intorno è fonte d’ispirazione. E’ vero che in un’epoca come la nostra, dove internet è pane quotidiano, e’ facile seguire blog e siti stranieri che ti fanno scattare quel quid. I viaggi, però, continuano ad essere la nostra fonte inesauribile di creatività e ingegno. Durante i nostri viaggi, che non devono per forza essere lunghi, amiamo scovare i mercatini artigianali, scoprire così tecniche e materiali innovativi perfetti per la realizzazione dei nostri accessori.
Come mai la scelta di questo nome per il brand?
Il nome Zanzu nasce quando io ero ancora una “bebè”. Avevo una difficoltà immensa a pronunciare il mio nome,Valentina, e non so per quale misterioso motivo alla fatidica domanda “come ti chiami?” io emettevo sempre il suono zanzu. Oggi, quando ripenso a quei reiterai tentativi di pronuncia e all’assenza di una remota assonanza, rido, ma ormai amo questo nome ed è per questo che più di una decina di anni fa decisi insieme alle mie sorelle di chiamare così il brand.
Ti ricordi la tua prima creazione?
Purtroppo sì! Dico purtroppo perché a riguardarla noto tutti i difetti di una manualità ancora non allenata. Ricordo di aver usato delle grosse pinze da elettricista che mio padre teneva in casa per la chiusura della collana, ma per l’epoca sembrò a tutti un capolavoro, tanto che ne realizzai diverse per le mie amiche. Proprio da questo mio piccolo successo nacque il progetto La Bottega di Zanzu.
Il progetto a cui sei più legata e perche’?
Non so, per me tutte le creazioni sono “piezze i cori”. È difficile poter decidere, ma confesso che vado pazza per le ultime nate, le “I’m a fashion victim necklaces”, buffissime collane che sbeffeggiano un po’ il mondo delle fashion addicted, ma che in realtà mostrano quanto sia bello e divertente per noi donne riempirci di abiti e accessori all’esagerazione. Il problema poi è saper frenarsi!
Per tutti gli interessati dove e come è possibile “fare nostre” le tue creazioni?