Fendi celebra i 15 anni della baguette, la piccola borsa-icona creata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi.
Una borsa piccola e preziosa che «va via come il pane dal quale prende il nome», come racconta la sua creatrice . La Baguette di Fendi, uno degli accessori simbolo della fine degli anni Novanta e tra le creazioni più fortunare della maison romana, compie 15 anni e viene celebrata con un libro fotografico, curato proprio dalla Venturini Fendi e in edicola dal 20 giugno.
E’ lei stessa a ricordare l’importanza dell’invenzione per la maison nella prefazione al libro che sara’ presentato domani a Roma, nel party con musica dal vivo, trunk show e 15 modelli, 6 rieditati.
Un piccolo scrigno cartaceo che raccoglie 250 immagini della borsetta, riprodotta negli anni in oltre 1000 versioni, e che contiene le testimonianze di alcuni personaggi di spicco del mondo della moda, come la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, la curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, Paola Antonelli, la collezionista Pearl Lam, lo scrittore di moda Quirino Conti, l’attrice Sarah Jessica Parker e tanti altri.
«Questa borsa – ha detto recentemente la Fendi, direttore creativo degli accessori e delle linee Uomo e Bambino della maison – è stata la prima ad avere un nome proprio: prima le borse ricevevano il nome del personaggio che le indossava.
La Baguette, poi, è nata da una disubbidienza: mi chiesero di fare una borsa minimal, perché eravamo negli anni Novanta, quindi pieno minimalismo, ma io feci la Baguette che è l’esatto opposto: una borsa giocosa, unica perché ogni versione è diversa dalla precedente».
Dal 1997, anno della sua creazione ad oggi, la borsetta che si porta sotto il braccio, proprio come la pagnotta francese, è stata riprodotta in tantissime versioni, alcune semplici e discrete, mentre altre propongono lavorazioni e materiali unici o preziosi, come ricami, paillettes, perline, pellami, pellicce o pelle di coccodrillo, e sono state anche ideate da artisti come Damien Hirst, Richard Prince, e Jeff Koons. Un vero oggetto del desiderio per molte donne, come spiega Sarah Jessica Parker, che nel film «Sex and the City» ne possedeva di tutti i generi.
«Quella borsa rappresentava tutto il personaggio di Carrie – racconta l’attrice nel libro -, che spendeva in vestiti più di quello che potesse permettersi. Ed è stato un opengate per l’ingresso di altri marchi nel suo guardaroba. Sono molto legata alle due Baguette che ho nel mio armadio – ha aggiunto la Parker –.
La prima l’ho comprata: in seta verde oliva con applicazioni di fiori, fibbia di rettile rosso e fodera colorata. Usatissima.
La seconda me l’hanno regalata dal set: bellissima, tutta di paillette viola. Ultimamente le ho riposte nell’armadio nella carta velina così le mie due figlie ne avranno una ciascuna quando saranno grandi».