Dico sempre che i soldi ben spesi sono sempre quelli per i viaggi. Mi è stato inculcato dai miei genitori che sin da piccola, ogni estate, mi davano la possibilità di scoprire pezzi di mondo e di confrontarmi con realtà diverse dalla mia città di provincia.
Sono tante e diverse le cose che mi rendono felici. Indossare un abito nuovo, una bella piega dal parrucchiere, un cioccolatino sul cuscino, un abbraccio quando ne ho più bisogno e soprattutto comprare un biglietto aereo.
Chi mi conosce sa che sono una amante dei dettagli. In un outfit, in fatto di arredamento o anche solo per la mise en place, io noterò sempre quel quid in più che secondo me fa la differenza.
Sembra passato un secolo da quando appena arrivati in un luogo nuovo si apriva la cartina e si iniziava a cerchiare con la penna dove ci si trovata e da li iniziava il nostro viaggio.
Dopo circa 10 giorni dal mio rientro in Italia, sono pronta a raccontarvi la mia esperienza di viaggio in Kenya.
Un paese in cui la natura si manifesta nel suo massimo splendore, ho visto le albe e i tramonti più belli di sempre, animali meravigliosi, un mare cristallino e fondali misteriosi. Ma il Kenya è soprattutto la sua gente. Sorrisi e manine che ti salutano, mentre sulla jeep sfrecci veloci tra villaggi e case di fango. I bimbi che ti inseguano e ti urlano “ciaoooooooo” con tutta l’aria che hanno nei polmoni.
Se chiudo gli occhi posso ancora sentire quel vento che mi scompigliava i capelli, la sabbia borotalco sotto i piedi, il rumore del mare, l’odore dei frangipane…